Le nuove opere inedite
Siamo orgogliosi di presentare in anteprima assoluta alcune opere inedite di Giorgio Guazzi, insieme ad altre già conosciute e ad una simpatica chiacchierata col Maestro.
...Allora Giorgio, sono passati ormai parecchi anni dall’ultima intervista che hai rilasciato. Vuoi raccontarci cos’hai combinato nel frattempo?
Mi sono dedicato alla sperimentazione di tecniche miste, su diversi supporti.
…Immagino quindi che tu abbia, come in passato, delle “dritte” tecniche da darci?
Ma certo! Intanto, per chi utilizza le maschere, adesive e non, suggerisco l’uso di un pirografo tipo Cut-Master, che permette di tagliare a caldo ,con notevole precisione, supporti in poliestere e anche il frisk film. Per questa tecnica è indispensabile appoggiare una lastra di vetro sul disegno di base…
…Per non bruciarlo?
…E’ ovvio…Metterci sopra il poliestere e procedere al taglio. Le maschere ottenute col poliestere sono ottime da usare ad esempio sui tessuti, proprio in quanto riposizionabili.
E’ sufficiente spruzzare colla spray su di un lato, attendere un attimo l’essiccazione ed applicare alla superficie. Sono perfette sulle magliette di cotone, in quanto non rimane alcuna traccia di colla sul tessuto. Si può aerografare anche con colori ad olio, purché si usi una Duse di almeno 0,2. Il vantaggio è evidente, perché l’essiccazione è più rapida, e certi particolari si possono poi rifinire a pennello.
Usi sempre gli stessi aerografi?
Certamente: il Raven, purtroppo non più in produzione da anni, ed anche il Micron Iwata, che ho iniziato ad usare ancor prima, parliamo…Della prima metà degli anni ‘80. Ho iniziato con un CM C ed in seguito, grazie ad un omaggio del responsabile IWATA negli U.S.A., in occasione del “NAMTA” di Las Vegas, ho aggiunto un CM SB, che considero il top della serie, una macchina davvero formidabile…
Cosa ci dici dei bellissimi nuovi lavori che vediamo qui, come nascono? Quando li hai realizzati?
Nascono in tempi diversi, nell’arco di alcuni anni…
Parlaci delle tecniche che hai utilizzato per ciascuna opera.
Riguardo i due Armstrong… Nel primo (quello color seppia, del 2001) ho tentato di esasperare l’effetto mosso-sfuocato, cosa che ho poi portato all’estremo nel secondo (2007). Tieni presente la difficoltà, poi superata, di riuscire a riprodurre la sgranatura fotografica agendo sulla pressione dell’aria, e senza usare mascherature…E’ piuttosto difficile in queste condizioni riuscire ad evitare di andar fuori dalle zone che si stanno via via dipingendo.
Quello con i volti delle ragazze, è invece un quadro su commissione (sono due sorelle).
La natura morta con frutta, e l’uccellino con la farfalla, sono stati realizzati con varie tecniche, fra cui predomina l’aerografo usato con acrilici e basi opache a solvente. Inoltre ho utilizzato tempera e acrilico a pennello, pastelli policromi, gessetti, pastelli a creta e la vecchia cannuccia con il pennino…
Caspita!...
…Viceversa, nel quadro della rana con il serpente,che precede gli altri, avevo usato esclusivamente basi opache a solvente con l’aerografo. Un “incontro ravvicinato” di questo tipo non potrebbe mai avvenire in natura, dato che il serpente si mangerebbe sicuramente la rana, anziché ammirarla. Ma il bello dell’aerografia è proprio questo: rappresentare l’impossibile, rendendolo più vero del vero.
…Quindi Fotorealismo sì, ma al servizio della fantasia?
Bravo…
Un’ultima domanda: Sogni nel cassetto?
(ride)…Vi farò sapere appena trovo la chiave per aprirlo!!!!
Salutiamo Giorgio ringraziandolo per la piacevole conversazione.
Per contattare il Maestro:
Giorgio Guazzi
Via Spagna, 3
41013 Castelfranco Emilia (MO)
cell. 348 225 41 88
paologuazzi@virgilio.it
“Con oltre 4 decadi di aerografia alle spalle, Giorgio Guazzi viene considerato uno dei pionieri dello sviluppo di questa tecnica. La sua opera é stata, e sempre sarà, fonte d’ispirazione per molti giovani artisti. La sua bravura, la simpatia e la grande disponibilità a trasmettere le proprie conoscenze attraverso corsi di aerografia e dimostrazioni a livello internazionale (da Parigi agli USA ) sono ormai divenute quasi leggendarie.”
Eddy Wouters, in Airbrush Art+Action, Settembre 2001Siamo orgogliosi di presentare in anteprima assoluta alcune opere inedite di Giorgio Guazzi, insieme ad altre già conosciute e ad una simpatica chiacchierata col Maestro.
...Allora Giorgio, sono passati ormai parecchi anni dall’ultima intervista che hai rilasciato. Vuoi raccontarci cos’hai combinato nel frattempo?
Mi sono dedicato alla sperimentazione di tecniche miste, su diversi supporti.
…Immagino quindi che tu abbia, come in passato, delle “dritte” tecniche da darci?
Ma certo! Intanto, per chi utilizza le maschere, adesive e non, suggerisco l’uso di un pirografo tipo Cut-Master, che permette di tagliare a caldo ,con notevole precisione, supporti in poliestere e anche il frisk film. Per questa tecnica è indispensabile appoggiare una lastra di vetro sul disegno di base…
…Per non bruciarlo?
…E’ ovvio…Metterci sopra il poliestere e procedere al taglio. Le maschere ottenute col poliestere sono ottime da usare ad esempio sui tessuti, proprio in quanto riposizionabili.
E’ sufficiente spruzzare colla spray su di un lato, attendere un attimo l’essiccazione ed applicare alla superficie. Sono perfette sulle magliette di cotone, in quanto non rimane alcuna traccia di colla sul tessuto. Si può aerografare anche con colori ad olio, purché si usi una Duse di almeno 0,2. Il vantaggio è evidente, perché l’essiccazione è più rapida, e certi particolari si possono poi rifinire a pennello.
Usi sempre gli stessi aerografi?
Certamente: il Raven, purtroppo non più in produzione da anni, ed anche il Micron Iwata, che ho iniziato ad usare ancor prima, parliamo…Della prima metà degli anni ‘80. Ho iniziato con un CM C ed in seguito, grazie ad un omaggio del responsabile IWATA negli U.S.A., in occasione del “NAMTA” di Las Vegas, ho aggiunto un CM SB, che considero il top della serie, una macchina davvero formidabile…
Cosa ci dici dei bellissimi nuovi lavori che vediamo qui, come nascono? Quando li hai realizzati?
Nascono in tempi diversi, nell’arco di alcuni anni…
Parlaci delle tecniche che hai utilizzato per ciascuna opera.
Riguardo i due Armstrong… Nel primo (quello color seppia, del 2001) ho tentato di esasperare l’effetto mosso-sfuocato, cosa che ho poi portato all’estremo nel secondo (2007). Tieni presente la difficoltà, poi superata, di riuscire a riprodurre la sgranatura fotografica agendo sulla pressione dell’aria, e senza usare mascherature…E’ piuttosto difficile in queste condizioni riuscire ad evitare di andar fuori dalle zone che si stanno via via dipingendo.
Quello con i volti delle ragazze, è invece un quadro su commissione (sono due sorelle).
La natura morta con frutta, e l’uccellino con la farfalla, sono stati realizzati con varie tecniche, fra cui predomina l’aerografo usato con acrilici e basi opache a solvente. Inoltre ho utilizzato tempera e acrilico a pennello, pastelli policromi, gessetti, pastelli a creta e la vecchia cannuccia con il pennino…
Caspita!...
…Viceversa, nel quadro della rana con il serpente,che precede gli altri, avevo usato esclusivamente basi opache a solvente con l’aerografo. Un “incontro ravvicinato” di questo tipo non potrebbe mai avvenire in natura, dato che il serpente si mangerebbe sicuramente la rana, anziché ammirarla. Ma il bello dell’aerografia è proprio questo: rappresentare l’impossibile, rendendolo più vero del vero.
…Quindi Fotorealismo sì, ma al servizio della fantasia?
Bravo…
Un’ultima domanda: Sogni nel cassetto?
(ride)…Vi farò sapere appena trovo la chiave per aprirlo!!!!
Salutiamo Giorgio ringraziandolo per la piacevole conversazione.
Per contattare il Maestro:
Giorgio Guazzi
Via Spagna, 3
41013 Castelfranco Emilia (MO)
cell. 348 225 41 88
paologuazzi@virgilio.it
Commenti
INUTILE CITARE LA BRAVURA IN QUANTO SUPERFLUO OGNI COMMENTO, COME INSEGNANTE IL TOP DEI TOP.
AL CORSO SERALE DI AEROGRAFO OLTRE A STRABIGLIARE TUTTI I CORSISTI, E' STATO VERAMENTE UNA GRAN INSEGNANTE DI COMPAGNIA E LA RISATA NON MANCAVA MAI.....
SPERO UN GIORNO DI POTER SVOLGERE IL CORSO AVANZATO ASSIEME....
GRAZIE PER LE TECNICHE E L'ENTUASIASMO CHE MI HAI INSEGNATO...!