Il marziano innamorato

Step by Step di Marco Paoletti




Il Maestro Marco Paoletti è uno dei più famosi e rinomati rappresentanti dell'Airbrush Scene italiana, sia all’estero che in patria. Da oltre 25 anni utilizza l’aerografo e ne insegna l’uso. Ha all’attivo ben 23 articoli, fra interviste, Step by Step e simili, pubblicati negli ultimi 13 anni su riviste internazionali, ed ha partecipato come ospite d’onore ad innumerevoli manifestazioni dedicate all’aerografia, in Italia ed all’estero, ricevendo anche - unico italiano - il prestigioso "International Airbrush Award"(Castrop-Rauxel, Germania).

Quest’opera risale al lontano 1998 ma qui ne presentiamo una nuova e più sofisticata versione: infatti Marco ha di recente rivisitato il dipinto, considerandolo ormai inadeguato al suo standard attuale, con alcune “correzioni” ed aggiunte, testimoniate anche da alcuni nuovi step inediti che abbiamo inserito in fondo. Il resto dell' articolo, che presentiamo quì per la prima volta in lingua italiana, è stato pubblicato, sempre nel ‘98, sulla rivista internazionale ""Airbrush Art +Action", col titolo “Spaceship to Mars”, mentre la nuova versione - ma senza i nuovi step - è appena apparsa con lo stesso titolo nell’ultimo numero della britannica "Pinstriping & Kustom Graphics" (Gennaio 2009).


Materiali : a quei tempi usavo ancora l’aerografo DeVilbiss Super 63, perchè non mi ero ancora “Iwatizzato” con i vari Micron ed Eclipse che ho adesso (li vedete in azione negli ultimi step, realizzati l’anno scorso). Inoltre ho usato: tela Politoile, con preparazione acrilica, colori Aerocolor, acquarello liquido e tempera da ritocco bianca, matite 6B e 5H, carta oleata, pellicola Frisk , masking tape a bassa e media adesività, sagome in acetato, pennello sintetico 000, gomma-matita Steadtler e bisturi Paragon N°3.

Le varie parti (marziano, donna, etc.) vengono qui descritte l’una indipendentemente dall’altra, anche se in realtà ho lavorato praticamente su tutta la tela in contemporanea per non perdere quella visione d’insieme che è fondamentale per la buona riuscita di un dipinto.

Lo sfondo:
Step 1

Dopo aver tracciato un dettagliato disegno con una matita 5H, ho mascherato l’area delle rocce nastro Mann, proteggendo il resto con carta oleata. Poi ho applicato una base di acrilico nero a pennello e quindi del bianco con un pennello a tampone. Poi l’area viene spruzzata con una mistura di vermiglio e scarlatto in alto, sfumato con giallo indiano verso il basso. Infine traccio una linea bianca a pennello, per dare rilievo al bordo.


Step 2

Il cielo completato. Astronave e personaggi erano ovviamente mascherati, le rocce no. Ho iniziato con del nero molto diluito. Dopo ogni velatura sono intervenuto con una gomma matita morbida, per definire maggiormente le nuvole. Poi i mezzi toni sono stati realizzati con un mix di scarlatto e vermiglio e poi quelli un po più chiari con il solo vermiglio, proseguendo con la tecnica “spruzza e sgomma”. Quindi le zone più chiare sono state spruzzate con giallo indiano, ed infine le parti più scure sono state ritoccate leggermente con del nero, per intensificare i contrasti. Gli ultimi due colori sono stati applicati senza ulteriori interventi con la gomma.


Il marziano:
Step 3

Le ombre della pelle vengono spruzzate con una miscela di 4 parti blu di Prussia, 3 nero e 2 oltremare, diluite1:5. Questo colore varrà usato su quasi tutte le parti scure del dipinto e per semplicità lo chiamerò d'ora in poi "Ombre".
Il colore viene applicato sia a mano libera che mascherando con frisk ed acetato. Dopo ogni velatura ritocco il tutto con la solita gomma matita, tecnica che proseguirò fino alla fine.


Step 4

Dopo aver realizzato il colore della pelle spruzzando un acquarello color blu cyan, ho “scaldato” con del giallo indiano Aerocolor le parti in luce sulla sinistra. Mentre ritocco il giallo con la gomma matita, non ho nessun problema con il blu della pelle, dato che l’acquarello (blu) penetra molto più a fondo nelle fibre, e quindi il giallo acrilico viene via mentre il blu rimane intatto. Ecco uno dei motivi che mi ha fatto scegliere l’acquarello per dipingere la pelle. Poi ho aggiunto i riflessi vermigli provenienti dal basso, come si vede nel dipinto finito, soprattutto le mani.


Step 5

E’ il momento di dare un pò di textura alla pelle del nostro amico. Metto la tela in orizzontale e spruzzo acqua pura a bassa pressione con una punta 0,6 (Super 93 U). Quì vedete il risultato: le gocce d’acqua hanno sciolto l’acquarello ma non hanno modificato gli acrilici. Quindi il blu della pelle appare chiazzato mentre ombre e luci sono rimaste intatte.


Step 6

La giacca: qualcuno l’ha criticata trovandola troppo rigida. Evidentemente non sanno che i marziani son fatti proprio così, sia per la loro anatomia particolare, sia per il materiale estremamente rigido dei loro indumenti! Realizzo il disegno a righe con un pennello 5/0 e due toni di blu resi coprenti con una puntina di bianco, e più densi con una goccia di Airbrush Medium. I bordi delle varie zone sono via via mascherati con nastro adesivo Mann, per ottenere bordi ben definiti.


Step 7

Dopo aver spruzzato il colore “Ombre” per realizzare pieghe ed ombre della giacca, applico il colore base, un tono leggermente diverso (meno spento) dello stesso blu. Questo colore è stato poi spruzzato anche con un cappellotto per sgranatura.


Step 8

Il cappello viene realizzato nello stesso modo: prima il solito Ombre, poi i colori base. La striscia è stata ottenuta aggiungendo oltremare e viola.


Step 9

E’ la volta degli occhi. Dopo aver mascherato i punti di luce con liquido per mascherature e tutto il resto con "frisk" e carta oleata, espongo le iridi e le spruzzo con una miscela di ocra ed ombra. Poi queste vengono mascherate con nastro adesivo Mann e le pupille esposte e spruzzate col nero. La trasparenza delle iridi è resa spruzzando più colore attorno ai punti di luce. Infine rimuovo tutte le maschere ed aggiungo le vene a pennello con oltremare 1:5 + il Medium, per aumentare l’aderenza, data l’estrema diluizione.

Step 10

Ecco la giacca terminata, dopo che tutte le maschere sono state rimosse. Il Papillon è stato realizzato con del rosso saturno + una punta di rosso inglese ed una di nero, il tutto spruzzato sopra il colore Ombre, col quale ho realizzato anche la camicia ed il fazzoletto. Il garofano è stato finito con il rosa.


Step 11

Ultimi ritocchi sul marziano: le unghie vengono dipinte prima con oltremare e poi con magenta (il solito riflesso rossastro proveniente da destra).


La ragazza:
Step 12

Inizio mascherando col frisk e spruzzando i toni più scuri, col solito “Ombre”, su alcune aree esposte. La pellicola è stata sollevata quà e là col nastro adesivo, per ottenere bordi più morbidi.


Step 13

Dopo aver rimosso il frisk, aggiungo altre ombre a mano libera e con una sagoma. Dopo quasi ogni passaggio intervengo anche qui con la gomma appuntabile per accentuare i punti di luce. E’ importante che questo lavoro venga fatto dove il colore è leggero, o si sbriciolerà, perdendo la morbidezza dell'aerografia.


Step 14

Proseguo poi con la stessa tecnica (mano libera, sagome e gomma matita) aggiungendo il colore della pelle con due miscele: una con 2 ocra, 2 ombra ed 1 carminio, che sovrappongo al colore delle ombre, ed un’altra con 1 ocra ed 1 ombra, che uso per i mezzi toni. I riflessi rossastri li ottengo con 2 vermiglio, 1 ocra ed una punta di ombra. Per rendere la pelle più chiara possibile non spruzzo i toni chiari che verranno perciò colorati solo indirettamente, tramite lo spolvero dei toni medio-scuri.


Step 15

Poi aggiungo i riflessi colorati delle varie fonti di luce e tolgo tutte le maschere per controllare il risultato, ed infine dipingo i capezzoli con 2 ocra, 2 ombra, 2 carminio ed 1 vermiglio.


Step 16

Con la solita tecnica dipingo i capelli. Prima una miscela di nero, verde muschio e verde oliva per le ombre; poi del verde limone su tutto il resto. Quindi i dattagli del viso: le sopracciglia col colore dei capelli; le iridi con una miscela di viola e viola porpora; ciglia e pupille con nero ed oltremere (a pennello); le labbra prima con “Ombre” e poi con rosso scarlatto. Infine aggiungo del bianco a pennello sui denti.


La bottiglia:
Step 17

Dopo aver spruzzato un colore vermiglio come base, applico delle velature di nero con molta attenzione, per non scurire troppo ed ottenere il tipico colore nero-ambrato della Cocacola.


Step 18

Dopo aver aggiunto ancora vermiglio sul lato destro, ed aver realizzato tutti i riflessi sul collo della bottiglia (soprattutto usando il colore della giacca), spruzzo un tono spento sulla schiuma, che poi verrà rinforzato con alcune bollicine realizzate con un cappellotto per sgranatura. Successivamente applicherò del bianco a pennello per evidenziare il marchio.


L'astronave:
Step 19

Ho ruotato la tela di 90°: molto più facile lavorare così! Dopo aver applicato il frisk, espongo la carlinga e spruzzo una miscela di nero ed oltremare, mentre con le pinze tengo sollevata una mascherina in acetato. Poi passo alle ali, che avendo bordi più netti sono invece mascherate solo col frisk.


Step 20 -21



Quindi realizzo la scia, spruzzando della tempera bianca da ritocco sulla striscia netta ottenuta col frisk quando avevo dipinto il fondo. Per aiutarmi ad andare diritto (ed a non debordare con lo spolvero) utilizzo una sagoma rettilinea. Questa viene sollevata con un paio di pinze, per evitare linee nette, e viene tenuta allineata ad una riga disegnata a matita sulla maschera del razzo, in modo da essere perfettamente in asse con la fusoliera. L’operazione verrà poi ripetuta sulla parte alta della scia, tenendo la l’acetato in basso, e completata a mano libera dopo aver tolto la mascherina del razzo.

I nuovi step inediti: Come dicevo, quì ho usato i miei nuovi aerografi Iwata. I colori non sono più i vecchi Aerocolor, ma quelli - molto molto superiori - che uso adesso, cioè gli Aeroflash della Holbein, che reputo i migliori in assoluto.


Step 22

La scia del razzo appare troppo grande rispetto allo scafo. Per ridurla, non posso sovrapporre gli stessi colori del fondo, perché sono a base acrilica, e non farebbero presa sulla tempera. Quindi userò delle tempere da ritocco. Dopo aver mascherato l’astronave col frisk, spruzzo con molta attenzione il colore ai lati della scia, riducendone lo spessore e soprattutto sfumandola in basso. Per questi interventi con colori più densi, come la tempera, mi avvalgo di un Eclipse BS, che monta una punta 0,3 mm.


Step 23

Lo stesso aerografo viene usato con del bianco Aeroflash, per dipingere, attraverso una sagoma per cerchi, le bollicine che escono dalla bottiglia.


Step 24

Dopo aver mascherato la ragazza e la parte esterna del papillon con acetato e magneti, e dopo aver cancellato papillon e nuvole in basso a destra con una sabbiatrice, passo al mio Micron B e ridipingo il papillon, stavolta usando un colore più chiaro - e quindi più realistico - per le ombre: 2 parti ombra bruciata, 2 bruno coprente ed 1 seppia. Poi sovrappongo il colore base realizzato con 5 arancio, 1 bruno coprente + 1/10 nero (cioè una goccia di nero diluito con 10 parti d'acqua). Le nuvole in basso a destra vengono ridipinte sempre col Micron, seguendo il movimento “rotatorio” delle altre nuvole e rendendo quindi il cielo più armonioso e dinamico: potete vedere la differenza confrontando il fondo del lavoro ultimato con quello precedente della foto 3, ed il papillon sul lavoro ultimato con quello della foto 10.

Per i magneti: http://www.aerografiaonline.it/catalog/product_info.php?cPath=6_47&products_id=229

Per contattare il Maestro:

tel + 39 055713631
info@artandheart.it
www.marcopaoletti.it






Commenti

Anonimo ha detto…
Grande Marco è proprio un lavoro spettacolare, anche lo step è ben fatto..
un saluto Simone Millo
Anonimo ha detto…
Step a me molto utile... ben dettagliato e preciso come del resto lo è chi lo ha creato.

Luca Niccolai